copertina, intarsi, chiavarelli

Intarsi: momenti di antropologia

“Intarsi: momenti di antropologia”

di Emanuela Chiavarelli, ed.Bulzoni, Roma, 2009

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Il tempo, struttura cronologica e metereologica su cui l’uomo organizza ed ordina la realtà stabilendo i propri ritmi esistenziali in rapporto alla produttività inerente alle diverse fasi stagionali, si rivela – nei gesti sacri e nei rituali sciamanici – l’essenza del “dinamismo vitale”, di cui ognuno partecipa. Questo rappresenta sia il riferimento basilare delle religioni e della magia, sia il motivo che, come si dimostrerà, ha spinto l’umanità fin dai primordi a mantenere la connessione con il divino.
Miti, riti, tradizioni popolari emergono così, dall’indagine, come retaggio di atti magico-religiosi finalizzati a tenere sotto controllo la dimensione crono¬logica per riaccedere, con sortilegi, danze e gesti sacri – di cui rimane il ricordo nei cerimoniali di tutti i popoli – alle fonti dell’energia creatrice rampollante nell’illud tempus dei primordi.
I mitemi del Paradiso Terrestre e della “caduta”, presenti in ogni cultura con divergenze minime spiccano, alla comparazione, come simbolo della perdita di un’armonia vigente in quella fase di “partecipazione mistica” con il cosmo che fu caratteristica del prelogismo originario, fase anteriore all’uso della verbalità.
Intarsi individua le dinamiche antropologiche che ispirarono miti, riti, tradizioni e fiabe, costanti archetipiche che si intrecciano e si snodano una nell’altra in un gioco di metamorfosi senza fine, atemporale ed eterno, il cui ruolo di riferimento risulta, comunque, sempre validissimo e attuale.

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“Intarsi: momenti di antropologia”di Emanuela Chiavarelli, ed.Bulzoni, Roma, 2009